|       Cari Colleghi,
volendo distrarmi un po' dall'immane lavoro che mi vede impegnato insieme ad altri "fortunati" commissari biochimici e non, voglio fare con voi una riflessione sulla complessita' della valutazione dei titoli di merito dei Candidati delle prossime tornate delle ASN (se pure veramente ci saranno). Dovendo/volendo operare con la migliore oggettivita' per poter escludere aspiranti docenti che non possiedano i requisiti sufficienti per partecipare a concorsi per PA e PO, dobbiamo valutare (per i 1.017 candidati che hanno sottomesso domanda nel settore 05/E1) titoli relativamente chiari quali le pubblicazioni scientifiche che determinano i famosi indicatori ANVUR di ingresso per l'ottenimento del giudizio finale. Questo evento, nel panorama accademico nazionale, e' stato di una portata "rivoluzionaria" in un paradiso scientifico dove le regola " publish or perish" non aveva raccolto molti successi. Dal numero dei lavori prodotti, dalla qualita' delle riviste scelte e dal numero delle citazioni che ciascun articolo ha ricevuto, e' facile (moltiplicato per 1.017 non e' poi cosi' immediato) farsi un giudizio su ogni singolo caso. E' per questo che abbiamo deciso, seguendo per altro le indicazioni ministeriali, di non introdurre la valutazione dell'attivita' didattica in assenza di parametri di merito altrettanto chiari. Le valutazioni degli studenti, che non tutti gli Atenei potrebbero certificare, non sono al momento degli indicatori accettabili, visto l'alto livello di spirito goliardico che anima i nostri studenti nella valutazione priva di esito dei loro docenti (come biasimarli!). Per questo spero che in pochi scegliate l'opzione di inserire anche la didattica tra i criteri di selezione degli Abilitati alla docenza. Togliere elementi di ambiguita' nelle scelte che i futuri commissari dovranno operare sara' un piccolo contributo di chiarezza che tutti dobbiamo all'Istituzione malandata in cui operiamo. Cordiali saluti Neri Niccolai |
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