IL COLLEGIO ED IL PROSSIMO CONCORSO NAZIONALE
(Mauro Torti)

      Posso capire il timore che la prossima tornata concorsuale evolva in un modo non ottimale, ma francamente non capisco considerazioni fatalistiche e pessimistiche, che appaiono molto come prematura rassegnazione. Non posso pensare che la commissione non svolgera' il proprio compito con serieta' ed impegno: sara' un lavoro immane, certo, ma nessuno e' obbligato a farlo. Se qualcuno si spaventa di dover lavorare pesantemente e di essere (sicuramente) criticato poteva semplicemente non dare la propria disponibilita' e comunque, se venisse sorteggiato potrebbe sempre rinunciare. Pensare di andare in commissione con l'idea di operare abilitazioni di massa perche' e' difficile fare una buona valutazione e selezione e' veramente indice di bassissimo spessore morale (e qui non c'e' IF o H-index che tenga). I candidati attualmente sono tantissimi, ma l'ondata di domande presentate e' sicuramente figlia dell'incertezza e della mancanza di informazione sulla procedura della selezione ed e' alimentata dalla convinzione che le commissione opereranno nel piu' tipico spirito italiano del "tirare-a-campare". Molte domande sono state presentate potrebbero venir ritirate se venisse fornita qualche indicazione sui criteri che le commissioni seguiranno (ad esempio se il superamento delle famose mediane sara' vincolante o no). Anche per questo il lavoro del collegio/giunta e' urgentissimo.

      La tempistica del Collegio nei confronti del Concorso in atto e' critica. Al meglio potremmo votare per la giunta all'inizio di gennaio (i due mesi per la presentazione della domanda scritti nello statuto non mi sembrano un problema perche' si parla di "a partire da due mesi" non "due mesi prima": limita solo la presentazione di domande troppo in anticipo), che poi potra' elaborare qualcosa da proporre in assemblea verso la fine di gennaio. Con discussioni ed emendamenti vari, le linee guida potrebbero essere pronte per meta' febbraio. Oggettivamente troppo tardi per essere di qualche utilita', se i tempi dell'abilitazione sono quelli che si ribadiscono. Che facciamo?
      Sono sempre piu' convinto che l'urgenza di avere le linee guida e' incompatibile con la possibilita' che sia la giunta del collegio ad elaborarle.
      D'altro canto la giunta e' solo uno strumento, ma non e' indispensabile: e' l'assemblea che decide. Forse conviene per questa emergenza/urgenza percorrere una strada diversa e cercare di elaborare delle linee guida per la prima tornata di abilitazioni direttamente tramite l'assemblea. Non e' impossibile, solo un po' piu' elaborato. Bisognerebbe che qualche "animatore" si facesse promotore di raccogliere suggerimenti dagli altri PO e sulla base delle proposte/input ricevuti provasse a mettere giu' una proposta di linee guida da far validare, passo dopo passo, dai componenti per giungere ad un documento abbastanza condiviso da mettere ai voti. Piu' o meno una cosa come quella dell'estate scorsa, avvalendoci di e-mail personali e riflessioni sul blog. Si potrebbe partire con cose precise, (es. che ne facciamo delle mediane? Le consideriamo o no?) e magari prendere spunto dal documento dei BIO/13 per raccogliere di volta in volta proposte precise. Non sto assolutamente dicendo che questo gruppo di lavoro dovrebbe sostituirsi alla giunta, perche', come ho gia' detto, lo ritengo scorretto, ma credo che potremmo essere costretti a fare a meno della giunta questa volta e pensare in qualche modo di coordinare direttamente tutti i PO dell'assemblea per elaborare congiuntamente queste benedette linee guida.
      Forse la cosa giusta sarebbe spiegare a tutti i colleghi l'urgenza della stesura delle linee guida (a quel punto ancor piu' motivata dal fatto che le commissioni probabilmente saranno state sorteggiate) e i tempi tecnici della formazione della giunta che se ne dovrebbe occupare e chiedere di votare se ritengono opportuno aspettare o affrontare immediatamente e collegialmente il problema attraverso l'azione di coordinamento di alcuni volontari/volonterosi. Temo fortemente che questa idea possa piacere poco, ma non vi chiedo un giudizio su questa impostazione, vi chiedo solo di riflettere e rispondere a questa domanda: "secondo voi la giunta riuscira' mai a produrre linee guida in tempo utile per questa tornata di abilitazioni?" Se rispondete si, allora aspettiamo. Se rispondete no, allora la seconda domanda cruciale diventa: "quindi cosa facciamo?"