GLI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

La SIB aderisce ad un gruppo di Società Scientifiche Italiane che mantiene un gruppo di studio sugli OGM (coordinato dalla Società Italiana di Tossicologia SITox) e rilascia periodicamente aggiornamenti consultabili sul web.

Gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) sono batteri, piante o animali il cui corredo genico è stato manipolato in modo da introdurvi geni diversi da quelli che vi sono normalmente contenuti; occasionalmente questa pratica si accompagna anche alla soppressione di geni normalmente presenti.
Gli OGM sono una importante risorsa biotecnologica, in uso ormai da anni, ma hanno suscitato un comprensibile, anche se poco giustificato, allarme nell'opinione pubblica. Come per tutte le risorse è importante valutare il rapporto tra i costi ed i benefici degli OGM; prima di entrare in questa analisi è però importante sottolineare che la produzione di OGM con metodi di manipolazione genica si affianca alle altre forme di selezione delle razze di allevamento o di prodotti agricoli in uso da millenni: ad esempio il grano e la pecora sono OGM prodotti mediante tecniche di incrocio e le loro varianti naturali non esistono più o sono così diverse da non essere riconoscibili come tali in modo ovvio.

I rischi connessi con la produzione e l'uso degli OGM.
Gli OGM come organismi artificiali sono stati paragonati al mostro di Frankenstein, e si è ventilata l'ipotesi che piante o batteri geneticamente modificati (GM) possano uscire dal laboratorio nel quale sono stati prodotti ed invadere l'ambiente con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Questa ipotesi è ingenua e la sua realizzazione è improbabile. In primo luogo è assai inverosimile che l'OGM risulti più idoneo a sopravvivere nell'ambiente rispetto al corrispondente organismo "selvatico", non GM. Infatti l'OGM non è progettato per resistere alla selezione naturale, ma per produrre qualcosa di utile, ed in genere questo comporta un sovraccarico metabolico che rende l'OGM relativamente fragile rispetto alla sua controparte naturale. In secondo luogo, se l'OGM è utile all'uomo, la sua crescita, anche incontrollata, potrebbe essere vista come benefica piuttosto che dannosa. Un esempio è dato dal virus attenuato della poliomielite contenuto nel vaccino antipolio di Sabin, largamente impiegato, che colonizza l'intestino del bambino vaccinato ed è espulso con le feci nell'ambiente. Palesemente non siamo stati colonizzati da questo virus artificiale, ed è stato ipotizzato che la dispersione del virus abbia almeno in parte contribuito ad estendere la vaccinazione a bambini non intenzionalmente vaccinati, almeno nei paesi in via di sviluppo.
E' stato suggerito che gli OGM possano essere utilizzati come armi biologiche. Infatti un batterio patogeno potrebbe essere "migliorato" introducendo nel suo genoma i geni della resistenza agli antibiotici più comunemente impiegati, ed essere disperso nell'ambiente a scopo bellico o terroristico. Allo stesso modo è teoricamente possibile produrre artificialmente virus che combinino caratteristiche patogene non comunemente associate. Questa paura è giustificata, ma è riferita ad un tipo di ricerca vietata dalle convenzioni internazionali e perciò clandestina, che non può essere evitata vietando la ricerca ufficiale sugli OGM. Inoltre si deve considerare che lo sviluppo di un OGM super-patogeno a scopo bellico o terroristico sarebbe estremamente rischioso per chi lo effettua e richiederebbe laboratori di alta sicurezza, non facili da nascondere.
Infine si è sostenuto che gli OGM prodotti a scopo alimentare possano nel lungo termine rivelare effetti indesiderati nel consumatore, nella forma di allergie, intossicazioni o aumentata suscettibilità a malattie. Anche questa obiezione è potenzialmente vera ma alquanto improbabile: infatti l'OGM è in genere prodotto introducendo uno o pochi geni ampiamente noti in un organismo che non li possiede allo scopo di costringerlo a produrre una o poche sostanze altrettanto note. Di conseguenza è inverosimile, anche se non impossibile, che un OGM "faccia male".

I benefici degli OGM di interesse medico.
Gli OGM di interesse medico appartengono essenzialmente a due categorie: quella dei batteri o delle cellule isolate capaci di produrre sostanze utili a scopo terapeutico o immunologico e quella degli organismi transgenici, per ora utilizzati soltanto nella ricerca.
Sono esempi di OGM di interesse medico i batteri che producono l'insulina umana che viene somministrata ai pazienti diabetici o le cellule in cultura che producono il fattore VIII della coagulazione necessario agli emofilici. L'esempio dell'insulina umana prodotta dal batterio Escherichia coli è illuminante. L'insulina è un ormone di natura proteica prodotto normalmente dal pancreas; nei pazienti sofferenti di diabete mellito di tipo insulino-dipendente un processo patologico ha distrutto le cellule produttrici di insulina, e la sopravvivenza è affidata alla somministrazione di insulina esterna. Inizialmente si utilizzava insulina bovina, con vari effetti collaterali, ma dal 1982 la ditta Eli-Lilly ha introdotto nel mercato insulina umana "ricombinante" (cioè prodotta in batteri GM) e si stimava che nel 2001 il 95% dei pazienti sofferenti di diabete mellito di tipo insulino-dipendente facesse uso di insulina di questo tipo. L'esempio è interessante per due motivi: in primo luogo dimostra i grandi benefici potenziali derivanti da un uso accorto degli OGM; in secondo luogo dimostra l'esistenza di OGM sostanzialmente privi di rischi: infatti a distanza di quasi un quarto di secolo, nessuna catastrofe, e neppure nessun danno minore, è stato attribuito ai batteri GM produttori di insulina umana. Ovviamente la dimostrazione dell'esistenza di OGM utili e non pericolosi non può garantire che tutti gli OGM abbiano queste caratteristiche, e non può indurci a sottovalutare i potenziali rischi connessi allo sviluppo di OGM.
Molto interessanti, ed ampiamente utilizzati nella medicina, sono anche i vaccini ricombinanti, quali ad esempio il vaccino contro l'epatite B (sviluppato ed immesso sul mercato nel 1986). Tipicamente il vaccino ricombinante è costituito da una proteina dell'organizmo patogeno prodotta in un batterio innocuo GM e purificata; pertanto questo vaccino non presenta i rischi comunemente associati con l'uso di virus o batteri vivi attenuati, e dà modestissimi effetti collaterali; inoltre è più facile da produrre dei vaccini tradizionali, purché sia nota la proteina antigenicamente rilevante e protettiva.
Un tipo diverso di OGM, anch'esso di interesse medico è l'animale transgenico, un animale da laboratorio nel quale un gene è stato soppresso e sostituito con il corrispondente gene umano. Gli animali transgenici sono usati soprattutto per studiare e perfezionare nuove terapie farmacologiche di malattie umane che non hanno modelli animali più facilmente accessibili. Un esempio è il maiale transgenico portatore del gene dell'anemia falciforme, una grave malattia genetica umana. Ovviamente, questi maiali sono malati e richiedono assistenza medica-veterinaria; sopravvivono in ambienti protetti e permettono di studiare gli effetti di terapie innovative, ma non sopravvivrebbero a lungo nell'ambiente esterno non protetto.

Gli OGM di interesse per l'alimentazione.
Le metodiche dell'ingegneria genetica sono state usate anche per produrre OGM di interesse per l'alimentazione umana ed animale. Gli scopi che ci si proponeva di raggiungere sono vari. Mentre gli OGM utilizzati in medicina sono entrati nell'uso senza sollevare polemiche, gli OGM alimentari sono stati aspramente criticati ed hanno sollevato ampie proteste nell'opinione pubblica; per questo motivo, sebbene siano stati sviluppati, il loro uso è stato limitato. E' possibile impiegare la manipolazione genica allo scopo di rendere le piante di alto valore nutrizionale resistenti ai parassiti più comuni o a specifici diserbanti ustai per eliminare piante infestanti; oppure per adattarle a suoli e condizioni climatiche sfavorevoli o aumentarne le rese; oppure ancora per aumentarne il contenuto di principi nutritizi specifici.
Poiché le piante alimentari vengono coltivate su ampie estensioni di terreni, anziché in laboratori, è evidente che il rischio di contaminazione ambientale esiste e deve essere tenuto presente, anche se è inverosimile che ci si debba difendere dal grano o dall'orzo GM.

(Andrea Bellelli)

Per saperne di più:
Insulina umana ricombinante
OGM alimentari
Contro gli OGM alimentari

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